18 Gen Brignone scrive una nuova pagina della storia di Sestriere
E’ stato un grande successo la prima giornata di Coppa del Mondo femminile a Sestriere. Grazie a una bellissima giornata di sole, ventimila persone si sono affollate tra la prima e seconda manche dello slalom gigante sulle tribune e lungo la pista Kandahar Giovanni Alberto Agnelli. Bandiere tricolori, striscioni, campanacci e tanto calore nonostante la temperatura piuttosto rigida hanno fatto da contorno a un evento che ha catalizzato l’attenzione di tutto il mondo dello sci. Un entusiasmo contagioso che ha favorito lo spettacolo e la discesa delle atlete. Sestriere, infatti, si è confermata una casa accogliente per le manifestazioni internazionali di sci, proprio come era accaduto nel dicembre 2016. La pista Kandahar Giovanni Alberto Agnelli, ‘coccolata’ ancora nella notte per renderla perfetta dopo la nevicata copiosa di ieri pomeriggio, ha soddisfatto sciatrici e tecnici. La barratura e il clima hanno favorito una tenuta ottimale. Il successo di Federica Brignone, pari merito con la slovacca Vlhova, è stata la ciliegina sulla torta.
VENTIMILA METRI CUBI DI NEVE E’ andata bene ma la perturbazione di ieri ha messo a rischio l’evento. L’organizzazione ha dovuto ‘pulire’ la pista da 20mila metri cubi di neve caduti tra pomeriggio e sera, determinante è stato l’aiuto fornito da un’ottantina di maestri. “Abbiamo lavorato duramente per fare in modo che tutto funzionasse. Non nego che abbiamo dovuto superare alcune difficoltà anche impreviste, come la nevicata di ieri, ma sono, anzi siamo, molto soddisfatti”, ha detto Gualtiero Brasso, il Presidente del Comitato Organizzatore, che per settimane ha curato tutta la fase di preparazione della pista. “Al di là del risultato della gara, che è stato straordinario, vorrei che rimanesse nella memoria di tutti lo sforzo che abbiamo compiuto e i riscontri che abbiamo ottenuto. Era una sfida non facile che abbiamo accettato di giocare”, ha concluso. Per il bilancio definitivo, Brasso attende la giornata di domani quando si sarà conclusa la seconda gara, il parallelo.
FEDERICA BRIGNONE. L’emozione della vincitrice ex aequo, Federica Brignone, è stata contagiosa: “Una giornata fantastica, per tutto il giorno sentivo solo urlare Federica! Federica! E mi sono caricata al massimo. La seconda manche è stata da infarto, sentivo la pressione del pubblico. Pazzesco! Questa giornata è stata estenuante, ce l’ho messa tutta, ho fatto le cose che mi ero messa in testa di fare ed è bastato per vincere una gara sul filo del rasoio. Ancora non riesco a crederci, davanti a tutto questo pubblico. Quando sono arrivata ho visto che ero prima, poi ho visto che ero insieme alla Vlhova, poi che avevo un centesimo su Shiffrin. Sto sciando bene, mi sento bene e spero di continuare così”.
PETRA VLHOVA. Ovviamente soddisfatta anche l’altra vincitrice, la slovacca Petra Vlhova: “E’ la mia prima vittoria in gigante, è stato incredibile. Ho spinto al limite nella seconda manche, sono emozionata e contenta. Mi sento forte e concentrata, devo continuare così. Quanto conta Livio Magoni per me? E’ il mio allenatore, è molto importante. Lui sa quello che devo fare e sono molto felice di lavorare con lui”.
MIKAELA SHIFFRIN. Terzo posto a un centesimo dalla coppia Brignone-Vlhova per l’americana Mikaela Shiffrin: “Si può arrivare terze per un centesimo? Sì, è successo. Ogni tanto può capitare, a volte le cose non vanno per il verso giusto. L’anno scorso tante volte l’ho spuntata per un centesimo, stavolta è andata così. Non è mai facile vincere, chiedete a Petra e Federica, entrambe hanno sciato molto bene. A volte ci possono essere differenze di un centesimo altre di un secondo, ma tutti quanti vogliono vincere”.
DOMANI IL PARALLELO Domani ultima giornata di gare sulla pista Kandahar con il parallelo di gigante. Qualificazioni in programma alle 9,15 e race alle 11,45. Grande curiosità per questa sfida davvero particolare. “E’ una novità, ma io sono pronta, sto sciando bene. Devo resettare tutto e ripartire dopo la botta di adrenalina di oggi“, ha confessato Federica Brignone.